Articolo del blog: Sicurezza online

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Negli ultimi anni si è diffusa rapidamente una nuova forma di truffa: i falsi negozi locali. Appaiono su Google Maps, Facebook Marketplace o Instagram, fingendo di essere attività reali del quartiere. Mostrano un indirizzo, orari di apertura, un numero di telefono e persino foto accattivanti di un presunto negozio fisico. Tuttavia, questi esercizi commerciali non esistono. Il loro unico scopo è ingannare i consumatori che credono di acquistare prodotti locali.
La pandemia e il crescente interesse per gli acquisti locali hanno profondamente cambiato le abitudini di consumo. Sempre più persone cercano negozi nelle vicinanze: artigiani, riparatori, botteghe bio o produttori locali. Una tendenza positiva per le vere piccole imprese, ma che purtroppo ha attirato anche i truffatori.
Piattaforme come Google Maps e Facebook permettono a chiunque di creare facilmente una scheda aziendale o un negozio online. I truffatori sfruttano questa possibilità per pubblicare attività false in aree mirate. Una volta approvato, il negozio apparirà nei risultati di ricerca o sulla mappa accanto a negozi autentici, rendendo l’inganno quasi impercettibile.
Il modus operandi è quasi sempre lo stesso. I truffatori creano un profilo aziendale apparentemente credibile: un nome rassicurante (“Riparazioni Veloci”, “Servizio Mobile”, “Gioielleria Artigiana”), un indirizzo reale preso in prestito da un’altra attività o da un edificio qualsiasi, e foto rubate da Internet.
Successivamente pubblicano annunci su Facebook Marketplace, Subito.it o Instagram, proponendo prodotti interessanti come telefoni ricondizionati, mobili artigianali, prodotti ecologici o addirittura animali domestici. L’obiettivo è indurre il cliente a contattarli tramite messaggio privato o telefono.
Una volta instaurato il contatto, il falso commerciante chiede un acconto per “prenotare” il prodotto o “preparare la spedizione”. Il pagamento avviene tramite bonifico o piattaforme poco sicure. Dopo aver ricevuto i soldi, il truffatore sparisce e la pagina del negozio viene cancellata o rinominata in pochi giorni.
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e la Polizia Postale segnalano un aumento costante delle denunce legate a falsi negozi locali. Sono stati scoperti casi a Roma, Milano e Torino, con falsi centri di riparazione o negozi di elettronica che utilizzavano indirizzi inventati su Google Maps.
Anche in Francia, Belgio e Spagna sono stati individuati falsi ristoranti, fiorai o negozi di animali. I clienti pagavano online tramite link fraudolenti e non ricevevano mai la merce.
Nel 2024, un’inchiesta del quotidiano britannico *Which?* ha individuato oltre 1.000 attività false su Google Maps nel Regno Unito, alcune delle quali si spacciavano addirittura per servizi medici o di emergenza.
Diversi fattori spiegano la loro efficacia:
I falsi negozi locali si concentrano soprattutto in ambiti molto richiesti:
I truffatori si adattano alle stagioni: condizionatori in estate, stufe in inverno, giocattoli o decorazioni durante le festività. Alcuni creano anche siti web falsi per rendere la truffa più credibile.
Anche se un negozio sembra legittimo, alcuni dettagli dovrebbero far sospettare:
Oltre alla perdita economica — di solito tra 50 e 500 euro —, le vittime provano frustrazione e la sensazione di essere state ingannate da un negozio del quartiere. In alcuni casi, i loro dati personali vengono riutilizzati per altre truffe.
Queste pratiche danneggiano anche i commercianti veri, i cui indirizzi o immagini vengono usati senza autorizzazione per rendere credibili i profili falsi.
Con poche precauzioni è possibile evitare la maggior parte di queste truffe:
Google e Meta (Facebook, Instagram) affermano di rimuovere regolarmente i profili sospetti, ma spesso solo dopo le segnalazioni degli utenti. I controlli automatici restano insufficienti.
Con l’introduzione del Digital Services Act, l’Unione Europea impone alle grandi piattaforme di reagire più rapidamente alle segnalazioni e di rimuovere i contenuti ingannevoli, pena sanzioni economiche.
I falsi negozi locali rappresentano una nuova generazione di truffe online: sottili, mirate e molto convincenti. Sfruttano la fiducia nel commercio di prossimità e manipolano strumenti legittimi come Google Maps e Facebook.
Prima di fidarti di un negozio “vicino a te”, prenditi qualche minuto per verificarne l’esistenza. Una semplice ricerca o un controllo su Street View possono evitarti brutte sorprese.
Ricorda: non tutto ciò che è locale è necessariamente autentico. Un po’ di attenzione può farti risparmiare soldi e problemi.