Articolo di René Ronse
App fraudolente: come evitare la truffa
Aggiornato il 9 Ottobre 2025.

Ogni giorno milioni di persone scaricano nuove app sul proprio telefono. Giochi, salute, fitness, shopping, banca, sicurezza… Le app sono diventate indispensabili. Ma cresce il rischio delle app fraudolente. In Italia l’AGCM e la Guardia di Finanza segnalano costantemente nuovi casi. Per i truffatori, queste app sono uno strumento rapido per rubare dati e soldi.
Che cos’è un’app fraudolenta?
Un’app fraudolenta è un software creato per imitare un’app legittima o attirare utenti con promesse ingannevoli. Si trova sia su Google Play e App Store sia su siti web poco affidabili.
Obiettivi dei truffatori:
- Rubare credenziali bancarie e password.
- Accedere a dati sensibili come contatti e foto.
- Attivare abbonamenti nascosti.
- Mostrare pubblicità invasiva per guadagno illecito.
Principali tipi di truffe con le app
App bancarie clonate
Copiano l’interfaccia di app ufficiali delle banche. Una volta scaricate, rubano i dati di accesso.
App di fitness e salute con abbonamenti nascosti
Promettono prove gratuite ma attivano abbonamenti costosi e difficili da annullare.
App di shopping fraudolente
Offrono prodotti di lusso a prezzi irrealistici. In realtà le spedizioni non arrivano mai.
Giochi gratuiti e app di intrattenimento
Dietro giochi semplici si nascondono pubblicità aggressive e acquisti forzati, spesso indirizzati ai minori.
VPN, antivirus e app di sicurezza false
Si presentano come strumenti di protezione, ma in realtà mostrano falsi avvisi e rubano dati.
Come riconoscere un’app fraudolenta
Alcuni segnali consentono di individuare un’app sospetta prima di installarla.
- Recensioni sospette: troppo positive e simili.
- Nomi simili a quelli delle app originali con piccole variazioni.
- Permessi eccessivi richiesti senza motivo.
- Numero di download incoerente.
- Assenza di policy sulla privacy o testi vaghi.
Casi recenti
- Decine di app VPN false rimosse da Google Play.
- App di fitness che addebitavano 60 € al mese dopo pochi giorni di prova.
- App bancarie false denunciate dalla Guardia di Finanza.
La trappola degli abbonamenti nascosti
Molte app ingannevoli offrono un periodo gratuito che attiva in realtà un abbonamento automatico.
Esempi comuni:
- App di oroscopo o sfondi.
- Scanner PDF o traduttori istantanei.
- Editor e filtri fotografici.
Conseguenze per le vittime
- Perdite economiche con pagamenti ricorrenti.
- Furto di dati personali.
- Frodi di identità con uso illecito delle informazioni.
- Perdita di fiducia negli store ufficiali.
Come proteggersi
- Scaricare solo da store ufficiali e controllare l’editore.
- Leggere le recensioni e diffidare di quelle troppo positive.
- Verificare i permessi richiesti.
- Evitare app con promesse irrealistiche.
- Usare un antivirus mobile affidabile.
Cosa fare se si è vittima
- Disinstallare subito l’app.
- Cambiare password di banca ed email.
- Contattare la banca per bloccare i pagamenti.
- Segnalare l’app all’AGCM o alla Polizia Postale.
- Lasciare una recensione per avvisare altri utenti.
Il ruolo degli store e degli influencer
Google e Apple rimuovono app fraudolente, ma troppo tardi. Alcuni influencer promuovono applicazioni dubbie: alcuni sono stati sanzionati, altri no.
Conclusione
Le app fraudolente sono una minaccia crescente. Lo schema si ripete sempre: lancio rapido, truffa, sparizione.
La prudenza è la miglior difesa: controllare editore, recensioni e permessi. Se un’app promette miracoli, probabilmente è una truffa.
Articolo di : René Ronse | Linee guida per la revisione | Consulenti di audit
Informazioni sull'autore: René Ronse, responsabile di ArnaqueOuFiable.com. Esperto in cybersicurezza dei consumatori, specialista nella rilevazione delle frodi online, nella trasparenza dei prodotti e nella conformità digitale. Ha oltre 20 anni di esperienza nell’analisi di meccanismi di abbonamento nascosti, condizioni generali illeggibili, tattiche di vendita aggressive e pratiche commerciali ingannevoli sul web.
Ultimo aggiornamento il 9 Ottobre 2025.
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